Lecchesi figli di Manzoni e dello Stoppani
Lecco non solo città dei Promessi Sposi

“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti…”: in queste poche e celebri parole si racchiude la vera essenza della nostra città. Lecco tra lago e monti: un patrimonio naturalistico che tanti ci invidiano e che va conosciuto, tutelato, valorizzato e promosso.

Cultura e turismo vanno di pari passo, s’intrecciano, si parlano e devono crescere insieme.

Siamo il nostro territorio, la nostra storia, le nostre tradizioni. Lecco può vantare il primato di essere stata prescelta dal Manzoni come ambientazione per i suoi Promessi Sposi e se adesso possiamo finalmente dire di avere un museo manzoniano degno dell’autore, grazie agli investimenti effettuati per il restauro del primo piano di Villa Manzoni, certamente dobbiamo ancora impegnarci e investire per valorizzare ulteriormente la città sotto questo profilo. Lecco città dei Promessi Sposi dovrà essere un brand per la nostra città.

Ma Lecco è cultura non solo letteraria. Il padre della geologia italiana, Stoppani, è lecchese. E dove poteva studiare le rocce se non nelle sue montagne?

Importante il lavoro svolto dall’Amministrazione Brivio nella creazione dell’Osservatorio Alpinistico Lecchese e del recente Polo della montagna presso Palazzo delle Paure. Un punto di partenza per valorizzare il nostro patrimonio montano, ricordando grandi alpinisti come Riccardo Cassin e Carlo Mauri che hanno portato il nome di Lecco nel mondo.

Questi aspetti fortemente connotativi ci consentono di stringere anche collaborazioni molto importanti a livello nazionale, infatti a ottobre 2019 si è svolto il 1° Festival della Lingua Italiana Treccani #leparolevalgono, organizzato da Fondazione Treccani in collaborazione con il Comune di Lecco e molti sponsor del territorio, per portare l’attenzione dei cittadini sulla lingua italiana e per riconoscere e valorizzare il contributo che Manzoni, con le sue opere, ha dato all’evoluzione dell’italiano. Un evento che ha fatto il tutto esaurito in pochissimi giorni dalla presentazione del programma.

Accanto alle parole e alle rocce, abbiamo anche l’arte che ha portato in città moltissimi visitatori grazie alle mostre di respiro internazionale presso Palazzo delle Paure.

La cultura non è per l’elite, smentiamo questo luogo comune. La cultura è l’eredità comune di ogni cittadino, che è cittadino di Lecco e del mondo.

Sulla linea di quanto già realizzato dall’Amministrazione a guida PD con il sindaco Virginio Brivio, il nostro impegno nel settore cultura sarà sempre di prim’ordine, perché il patrimonio che abbiamo la fortuna di avere va custodito e valorizzato. Siamo certi che il nostro candidato Sindaco Mauro Gattinoni, amante della montagna, potrà dare una nuova apertura culturale e turistica anche sotto questo aspetto.

Aveva ragione Manzoni nel dire di Lecco: “un paese che chiamerei uno dei più belli al mondo“.