A proposito del ritardo nell’approvazione del Bilancio Consuntivo del Comune di Lecco

Nella terza settimana di maggio la stampa locale ha dato notizia della lettera che il Prefetto ha inviato al Comune di Lecco per sollecitare l’approvazione del Consuntivo, avvertendo che in caso contrario verrà avviata la procedura di commissariamento prevista dalla legge.

Il Sindaco e l’Assessore al Bilancio hanno spiegato anche attraverso i media le ragioni del ritardo e hanno informato che le procedure per l’approvazione del Bilancio erano state avviate ancor prima di ricevere la lettera.

Ciò premesso, anche alla luce delle affermazioni di alcuni Consiglieri di minoranza riportate sulla stampa, il PD cittadino ritiene opportuno precisare che:

  • Non è normale portare il Bilancio in Consiglio oltre i termini stabiliti dalla legge. La Giunta doveva aver presente le difficoltà organizzative del Settore e prendere le opportune contromisure nei tempi utili ad evitare il ritardo.
  • Non è normale che alcuni Consiglieri di minoranza/opposizione si accorgano del ritardo soltanto a seguito della lettera del Prefetto segnalata dai media.

Per quanto attiene al ruolo della Giunta riteniamo che con gli interventi organizzativi attuati il problema sia stato risolto in via permanente. Il rispetto dei termini fissati dalla legge, soprattutto per il Consuntivo che non comporta scelte politiche ma la puntuale rappresentazione degli interventi realizzati nell’anno precedente, non trova giustificazioni per alcun ritardo.

A dimostrazione della volontà dell’Amministrazione ricordiamo che anche per il Bilancio Preventivo viene praticata la scelta di anticipare il più possibile la sua approvazione, consapevoli che ciò favorisce l’attuazione degli interventi per migliorare la città e realizzare i servizi necessari ai cittadini.

Per quanto attiene al ruolo dei Consiglieri Comunali ricordiamo che il “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” prevede tre organi di governo per il Comune: il Consiglio, la Giunta, il Sindaco. E stabilisce che il Consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico – amministrativo. Stabilisce inoltre che i Consiglieri comunali hanno diritto di iniziativa su ogni questione e il diritto di chiedere la convocazione del consiglio per presentare interrogazioni e mozioni.

Lo Statuto comunale prevede forme di garanzia e di partecipazione delle minoranze attribuendo alle opposizioni la vice presidenza del Consiglio e la presidenza delle commissioni consiliari aventi funzioni di controllo o di garanzia.

Pertanto chiediamo ai Consiglieri di minoranza/opposizione:

  • Possibile che, a fronte dei vostri compiti/poteri in qualità di Consiglieri candidati a suo tempo per “governare la città”, non vi sentiate minimamente “responsabili” di quanto denunciate alla stampa sulle inadempienze e ritardi dell’Amministrazione e non dimostrate volontà/capacità di prendere alcuna iniziativa fra quelle previste dalla legge e dai regolamenti per dare risposte ai problemi che lamentate?
  • Siete in 15 e divisi in ben 8 gruppi Consiliari, sedete in Presidenza del Consiglio, avete la presidenza delle Commissioni di Controllo e Garanzia, e invece di prendere iniziative in Consiglio per sollecitare la soluzione dei problemi (almeno quelli di cui parlano sulla stampa locale) volete far credere alla città che il Comune è fermo!
  • Oltretutto sembrate intenzionati a candidarvi anche nel 2020 per Governare la città, con le rispettive forze politiche, mentre dimostrate di non saper-voler svolgere neppure i compiti di indirizzo e di controllo politico/amministrativo che la legge e i regolamenti vi assegnano.